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22 settembre 2013 17.17
Si. sembra proprio questo. Lo fanno anche i dentisti, ma noi chirurghi plastici lo facciamo (credo!!!) meglio.
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19 settembre 2013 13.21
Per allungare il labbro superiore esiste una tecnica molto semplice ed efficace che si esegue in ambulatorio in anestesia locale di durata di 15'.La tecnica prevede un taglio orizzontale ed una sutura verticale con filo riassorbibile del frenulo del labbro superiore all'interno del labbro. Non lascia segni ed è guaribile in pocchi giorni senza grossi fastidi al paziente.
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26 marzo 2013 22.19
La fascia sportiva ( che proteggerà le orecchie operate da un piegamento involontario durante il sonno) dovrà essere portata solo di notte per almeno 15 giorni subito dopo l'intervento.
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05 giugno 2013 16.10
Gent.ma Rosa, l'intervento che lei chiede viene denominato "Mastoplastica riduttiva". qui in seguito aggiungo il mio "Protocollo informativo sull'intervento di Mastoplastica Riduttiva". Lo legga con attenzione e poi se desidera mi chiami al mio No. Cell. 349-355.98.54 e le do tutte le informazioni riguardanti i costi e tutto il resto.
Protocollo informativo su:
MASTOPLASTICA RIDUTTIVA E MASTOPESSI
La Mastoplastica riduttiva è l'intervento volto a ridurre il volume di un seno eccessivamente sviluppato e pendulo La Mastopessi è l'intervento che solleva e rimodella un seno cadente (ptosi). La differenza nei due casi è che nella Mastoplastica riduttiva è prevalente l'asportazione del tessuto ghiandolare e grassoso, nella Mastopessi invece è prevalente l'asportazione cutanea con poca o nessun'asportazione di tessuto ghiandolare.
In ambedue i casi si danno una nuova forma e dimensione al seno che è sollevato in alto proporzionato al fisico della paziente. All'intervento residuano tuttavia delle cicatrici cutanee inevitabili, di diversa estensione secondo l'entità del difetto e della tecnica impiegata, queste costituiscono un esito finale dell'intervento. Nella correzione di un piccolo seno si avranno cicatrici più ridotte che in un seno di notevole volume o estremamente flaccido e ptosico.. Le tecniche moderne di mastoplastica possono realizzarsi con un unica cicatrice periareolare circolare, con una cicatrice verticale, con una cicatrice ad "L" oppure con una cicatrice a "T' rovesciata. La scelta della tecnica e la conseguente cicatrice sono legati chiaramente alla discrezione del chirurgo, alla sua abilità ed alle condizioni anatomico - fisio - patologiche del seno. Se eseguite correttamente e su pazienti con normale reazione cicatriziale, le cicatrici diventano poco o pressoché invisibili in un anno circa. L'eventuale persistenza delle medesime può comportare una correzione chirurgica successiva fermo restando che la qualità delle cicatrici è legata a fattori diversi tra cui in particolare la reattività personale.
NOTE PER L'INTERVENTO
L'intervento è eseguito in anestesia generale previa esecuzione di tutti gli esami preanestesiologici che sono richiesti prima dell'intervento. La paziente si presenta all'intervento a digiuno da almeno 6-8 ore. È opportuno non programmare l'intervento per l'epoca del flusso mestruale, anche se tale condizione può non essere preclusiva dello stesso. Sospendere l'assunzione di medicinali contenenti Acido Acetilsalicilico (es. Aspirina Ascriptin, , Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc.) almeno IO giorni prima dell'intervento. Almeno una settimana prima dell'intervento ridurre il fumo a non più di tre sigarette al dl. Informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con qualsiasi farmaco.
L'omissione dell'informazione può compromettere l'esito dell'intervento!
Segnalare immediatamente l'insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle.
Alla vigilia dell'intervento praticare un accurato bagno di pulizia completo; depilarsi le ascelle, rimuovere eventuale smalto delle unghie delle mani, indossare un indumento completamente apribile sul davanti, con maniche non troppo strette. La degenza sarà in media da 24 a 48 ore. La paziente potrà riprendere già dopo 3-4 giorni la propria attività, senza tuttavia eseguire sforzi fisici particolari con le braccia e dovrà tornare per controlli ambulatoriali periodici prescritti dal chirurgo.
BENEFICI DELL'INTERVENTO
Il risultato è generalmente soddisfacente, a volte superiore alle attese. Il volume del seno viene in genere concertato con la paziente. Eventuali smagliature cutanee saranno ridotte di numero per effetto dell'asportazione di cute e migliorate per effetto della tensione del seno rimodellato. La funzione dell'allattamento generalmente permane, dopo un'eventuale gravidanza si potrebbe rendere necessario un eventuale ritocco del seno.
EVENTUALI CAUSE DI INSODDISFAZIONI
Si può a volte essere insoddisfatti per il volume de seno più per un'incomprensione tra paziente e chirurgo perciò è bene chiarirsi prima dell'intervento. La sensibilità dell'areola e del capezzolo generalmente non cambia, in alcuni casi può essere ridotta parzialmente e per un periodo variabile di giorni o mesi con recupero successivo, raramente in modo definitivo. Possono talvolta verificarsi alterazioni della colorazione dell'areola (discromie); tale alterazione può essere transitoria o permanente, nel qual caso potrà essere corretta con l'effettuazione di un piccolo tatuaggio. Rare sono le infezioni postoperatorie conseguenti spesso ad una raccolta di sangue, ancora più rare sono le sofferenze circolatorie cutanee o dell'areola che richiedono di una correzione successiva.
L'esito cicatriziale come si è detto in precedenza è legato a tre fattori fondamentali: L'abilità del chirurgo, l'entità dell'inestetismo del seno e la reazione individuale.
In genere a distanza di un anno le cicatrici sono esteticamente accettabili, spesso quasi scomparse, in caso meno positivo possono essere corrette successivamente con un intervento ambulatoriale.
E' infine possibile una imprevedibile reazione ipertrofica o cheloidea conseguente anche ad una altrettanto imprevedibile
iper reattività ai punti di sutura interni.
PATOLOGIE CONTEMPORANEE
Spesso all'alterazione estetica si accompagna una patologia più o meno grave della mammella (mastopatia cistica o fibrocistica, tumori benigni o maligni) che sarà trattata contemporaneamente o in caso di diagnosi maligna in separata sede. Tali patologie possono condizionare il risultato estetico mono o bilateralmente. La presenza di una retrazione dei capezzoli (capezzoli invagi nati o introflessi) potrà essere corretta contemporaneamente al seno stesso ma a volte con una compromissione del futuro allattamento.
Qualsiasi dubbio potrà essere chiarito dal chirurgo prima dell'intervento
LETTO, COMPRESO E SOTTOSCRITTO
Luogo:????? Data: ??../???../???..
Sig./ra ????????????????????.
Firma: ????????????????????
N.B. So che eccessivo consumo di alcool, droga e fumo di sigarette possono compromettere il processo di guarigione post-operatoria.
Firma del Paziente: ????????????????..
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14 maggio 2013 22.17
Credo che la soluzione giusta per lei , visto che non desidera la soluzione con l'inserimento di una "protesi mammaria" è una semplice "Mastopessi" con sospensione della parte inferiore della ghiandola mammaria sul polo superiore attacato alla fascia del muscolo pettorale. Il risultato finale è molto naturale e gradevole ed ha il vantaggio di avere solo la cicatrice verticale e quella peri-areolare. Se desidera ulteriori informazioni, non esiti di contattarmi al No. 349-3559854. Grazie.
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27 marzo 2013 11.03
Dopo 15 giorni con la "medicazione della mezza pallina di Ping-pong" il capezzolo rimane fuori in maniera permanente senza più rientrare. Ulteriori spiegazioni sulla metodica le posso fornire a voce durante un'eventuale visita preliminare.
Cordiali saluti
Dott. Maximilian Dembinski M.D. Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (Plastic-Aesthetic Surgeon)
" Una professione scelta per passione, svolta con amore. il privilegio quotidiano di vivere gli incontri e i rapporti attraverso le mani. L?emozione di un contatto che racchiude in ogni gesto la cura e l?attenzione della persona ?.
VISITA SU APPUNTAMENTO
A Milano: Via G. Donizetti,12 (Zona P.zza 5 Giornate)
A Pavia: Via Del Carmine, 3 (Centro storico)
Tel. (+39) 349-355.98.54
E-mail: maxdembi@gmail.com
PEC: maxdembi@postacert.vodafone.it
Web. www.chirurgiaesteticamax.com
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26 marzo 2013 22.10
Probabilmente, perche sono saltati i punti interni che, se eseguiti con la tecnica giusta, dovrebbero tenere in estroflessione in capezzolo per almeno 15 giorni con il metodo della "mezza pallina di Ping-pong"...
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26 marzo 2013 22.27
MASTOPLASTICA RIDUTTIVA E MASTOPESSI
La Mastoplastica riduttiva è l'intervento volto a ridurre il volume di un seno eccessivamente sviluppato e pendulo La Mastopessi è l'intervento che solleva e rimodella un seno cadente (ptosi). La differenza nei due casi è che nella Mastoplastica riduttiva è prevalente l'asportazione del tessuto ghiandolare e grassoso, nella Mastopessi invece è prevalente l'asportazione cutanea con poca o nessun'asportazione di tessuto ghiandolare.
In ambedue i casi si danno una nuova forma e dimensione al seno che è sollevato in alto proporzionato al fisico della paziente. All'intervento residuano tuttavia delle cicatrici cutanee inevitabili, di diversa estensione secondo l'entità del difetto e della tecnica impiegata, queste costituiscono un esito finale dell'intervento. Nella correzione di un piccolo seno si avranno cicatrici più ridotte che in un seno di notevole volume o estremamente flaccido e ptosico.. Le tecniche moderne di mastoplastica possono realizzarsi con un unica cicatrice periareolare circolare, con una cicatrice verticale, con una cicatrice ad "L" oppure con una cicatrice a "T' rovesciata. La scelta della tecnica e la conseguente cicatrice sono legati chiaramente alla discrezione del chirurgo, alla sua abilità ed alle condizioni anatomico - fisio - patologiche del seno. Se eseguite correttamente e su pazienti con normale reazione cicatriziale, le cicatrici diventano poco o pressoché invisibili in un anno circa. L'eventuale persistenza delle medesime può comportare una correzione chirurgica successiva fermo restando che la qualità delle cicatrici è legata a fattori diversi tra cui in particolare la reattività personale.BENEFICI DELL'INTERVENTO
Il risultato è generalmente soddisfacente, a volte superiore alle attese. Il volume del seno viene in genere concertato con la paziente. Eventuali smagliature cutanee saranno ridotte di numero per effetto dell'asportazione di cute e migliorate per effetto della tensione del seno rimodellato. La funzione dell'allattamento generalmente permane, dopo un'eventuale gravidanza si potrebbe rendere necessario un eventuale ritocco del seno.
EVENTUALI CAUSE DI INSODDISFAZIONI
Si può a volte essere insoddisfatti per il volume de seno più per un'incomprensione tra paziente e chirurgo perciò è bene chiarirsi prima dell'intervento. La sensibilità dell'areola e del capezzolo generalmente non cambia, in alcuni casi può essere ridotta parzialmente e per un periodo variabile di giorni o mesi con recupero successivo, raramente in modo definitivo. Possono talvolta verificarsi alterazioni della colorazione dell'areola (discromie); tale alterazione può essere transitoria o permanente, nel qual caso potrà essere corretta con l'effettuazione di un piccolo tatuaggio. Rare sono le infezioni postoperatorie conseguenti spesso ad una raccolta di sangue, ancora più rare sono le sofferenze circolatorie cutanee o dell'areola che richiedono di una correzione successiva.
L'esito cicatriziale come si è detto in precedenza è legato a tre fattori fondamentali: L'abilità del chirurgo, l'entità dell'inestetismo del seno e la reazione individuale.
In genere a distanza di un anno le cicatrici sono esteticamente accettabili, spesso quasi scomparse, in caso meno positivo possono essere corrette successivamente con un intervento ambulatoriale.
E' infine possibile una imprevedibile reazione ipertrofica o cheloidea conseguente anche ad una altrettanto imprevedibile
iper reattività ai punti di sutura interni.
PATOLOGIE CONTEMPORANEE
Spesso all'alterazione estetica si accompagna una patologia più o meno grave della mammella (mastopatia cistica o fibrocistica, tumori benigni o maligni) che sarà trattata contemporaneamente o in caso di diagnosi maligna in separata sede. Tali patologie possono condizionare il risultato estetico mono o bilateralmente. La presenza di una retrazione dei capezzoli (capezzoli invagi nati o introflessi) potrà essere corretta contemporaneamente al seno stesso ma a volte con una compromissione del futuro allattamento.
Qualsiasi dubbio potrà essere chiarito dal chirurgo prima dell'intervento chiamando il No. 349-355.98.54
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